Il metodo inclusivo e la didattica personalizzata - elementi fondanti del nostro insegnamento - supportano e favoriscono l'inserimento di bambini con diverse fragilità all'interno degli ordinari corsi e laboratori di educazione musicale e strumento, anche grazie alla presenza di docenti specializzati e con grande esperienza nel campo dell'inclusione.
Inoltre, l'Associazione organizza incontri individuali e di gruppo, per bambini, ragazzi, adulti, anziani con musicoterapisti specializzati.
MUSICOTERAPIA PER BAMBINI E RAGAZZI - LABORATORIO DI INTEGRAZIONE
L’integrazione del bambino avviene nell’accoglimento e nella valorizzazione delle sue potenzialità, costruendo, a partire dai suoi bisogni, come da quelli dei suoi compagni, contesti educativi dove tutti possano esprimersi e crescere.
L’attività musicale favorisce, nel contesto dell’integrazione:
La musica costituisce un mezzo per incontrare la cultura dell’altro, il suo vissuto, la sua musicalità, la sua storia , le sue difficoltà,attraverso canali comunicativi non verbali in cui si incontrano le emozioni proprie ed altrui.
Finalità e obiettivi
Contenuti
L’incontro si articola in:
Gli strumenti usati durante l’incontro fanno parte dello strumentario di base Orff –Schulwerk (tamburi, bongos, xilofoni etc) forniti in parte dall’animatore.
MUSICOTERAPIA PER ADULTI
MUSICALMENTE - Musica e benessere
Un laboratorio, in forma individuale o collettiva, di 10 incontri. Un momento di riflessione e benessere all'interno del tran tran della vita quotidiana, tramite un approccio emozionale alla musica.
Metodo: lavoro di gruppo ed individuale. Autoanalisi nella pratica musicale.
Contenuti: Si lavorerà molto sulla ricerca di un benessere psicofisico, con l’aiuto di ascolti , di tecniche di rilassamento , e di piccole improvvisazioni strumentali percussive.
Durata: incontri da 60 minuti in giorno e orario da concordare con l'insegnante (orario serale settimanale o sabato mattina)
Partecipanti: minimo 3, massimo 8. E' possibile fissare anche incontri individuali.
MUSICA IN ATTESA
La relazione madre-feto si sviluppa in un ambito non verbale fin dal concepimento. Durante il laboratorio le partecipanti saranno guidate a sviluppare la consapevolezza di tale comunicazione già dalla fase
intrauterina e ad avviare un dialogo sonoro con il feto dalle prime settimane di gestazione, in modo che la nascita del bambino non sia l’inizio di un rapporto, ma la sua continuazione.
E’ quindi importante cominciare le sedute da quando la mamma sa di essere in attesa.
Metodo: lavoro di gruppo ed individuale. Autoanalisi nella pratica musicale.
Contenuti: ricerca di un benessere psicofisico attraverso un approccio
emozionale alla musica, canzoni e ninne nanne, movimenti del corpo di dondolamento e rilassamento.
Durata: incontri di 60 minuti in giorno e orario da concordare con l'insegnante (orario serale settimanale o sabato mattina)
Partecipanti: minimo 3, massimo 8. E' possibile fissare anche incontri individuali.
MUSICOTERAPIA PER LA TERZA ETA'
Negli ultimi anni si è assistito al proliferare di ricerche sulla validità ed efficacia della terapia musicoterapica nel trattamento dell’Alzheimer e delle demenze senili: è stato dimostrato che la musica riesce ad arrivare anche laddove sembrano esserci ben poche speranze di sollievo, infatti è stato messo in evidenza il fatto che la capacità musicale è fra le ultime abilità a subire la totale compromissione.
Come è ben noto, uno dei deficit vissuti dal soggetto è la frammentazione del sé; una disgregazione dell’armonicità che causa notevoli sofferenze.
Il senso di disorganizzazione, la perdita delle coordinate spazio-temporali e delle basi affettive provocano intensi stati d’ansia e/o depressione.
Il lavoro musicoterapico deve quindi tendere a dare loro un senso d’unicità, coesione, accoglienza ed empatia.
È stato ampiamente dimostrato che la musica di sottofondo facilita il riaffiorare di ricordi autobiografici indipendentemente dal fatto che sia conosciuta o meno, questa comporta dei benefici cognitivi anche in pazienti gravemente compromessi.
Noi tutti sperimentiamo il potere di una canzone: ed emotivamente e per la sua abilità nel riportarci alla memoria un momento, un ricordo - l'esaltazione mnemonica insita nella musica, il suo smuovere l'emotività e ciò che a essa è connesso.
Obiettivi:
• coscienza di sé e di sé rispetto all’altro: aumento della coscienza del proprio potenziale espressivo, anche in relazione agli altri (breve-medio termine)
• coordinazione spazio-temporale: orientamento nello spazio e nel tempo, utilizzando gli elementi della forma musicale – timbro, melodia, armonia, ritmo (breve-medio termine)
• interazione interpersonale del gruppo: entrare in relazione con gli altri componenti del gruppo, attraverso i contenuti affettivo-emotivi del suono (medio-lungo termine)
• Intenso lavoro sulla memoria .
Metodo:
• improvvisazione vocale-strumentale
• utilizzo di musiche provenienti dalla storia sonoro-musicale delle persone
• utilizzo del corpo e del movimento
• ascolti mirati